La procedura di cooperazione e collaborazione rafforzata (detta anche web tax provvisoria) è la prima norma concreta per attrarre a tassazione il reddito derivante dalla digital economy , già previsto nel nostro sistema dal dlgsv 5 agosto 2015, n. 128, è stato esteso alle grandi imprese operanti in Italia con il d.l. del 24 aprile 2017, n. 50, convertito con modificazioni dalla l. 21 giugno 2017, n. 96..
L’art. 1 bis introdotto in sede di conversione del D.L. 50/2017 prevede che le società e gli enti di ogni tipo, compresi i trust, con o senza personalita' giuridica, non residenti nel territorio dello Stato (lett. d) c. 1 art. 73 del Tuir) che appartengono a gruppi multinazionali con ricavi consolidati superiori a 1 miliardo di euro annui e che effettuino cessioni di beni e prestazioni di servizi nel territorio dello Stato per un ammontare superiore a 50 milioni di euro annui avvalendosi del supporto di:
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societa' per azioni e in accomandita per azioni, societa' a responsabilita' limitata, societa' cooperative e societa' di mutua assicurazione, nonche' societa' europee di cui al regolamento (CE) n. 2157/2001 e societa' cooperative europee di cui al regolamento (CE) n. 1435/2003 residenti nel territorio dello Stato;
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o di stabili organizzazioni in Italia di società e enti di ogni tipo, compresi i trust, con o senza personalita' giuridica, non residenti nel territorio dello Stato
possono avvalersi della procedura di cooperazione e collaborazione rafforzata per la definizione dei debiti tributari dell’eventuale stabile organizzazione presente nel territorio dello Stato.
E’ facolta’ dei soggetti che rientrano nella norma di richiedere all’Agenzia delle entrate una valutazione della sussistenza dei requisiti che configurano la stabile organizzazione mediante presentazione di apposita istanza finalizzata all’accesso al regime dell’adempimento collaborativo.