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Trust: tassazione fissa per la Cassazione

Il trasferimento dei beni al trustee avviene a titolo gratuito, non essendovi alcun corrispettivo. Il disponente vuole che il trustee gestisca il patrimonio in favore dei beneficiari, segregandolo per la realizzazione dello scopo indicato nell’atto istitutivo del trust. L’intestazione dei beni al trustee deve ritenersi solo momentanea, fino allo scioglimento del trust. L’atto è a titolo gratuito ed è soggetto a imposte di Registro, Ipotecarie e Catastali in misura fissa. Questa la  conclusione  della Cassazione civile  nella sentenza n. 975 del 17 gennaio 2018

IL CASO

Con rogito notarile stipulato il 12/02/2003 e registrato in data 03/03/2003, veniva disposto il trasferimento di un fabbricato, conferendolo in trust, con assoggettamento all’imposizione fissa.
L’Agenzia delle Entrate emanava Avviso di rettifica e liquidazione dell’imposta suppletiva di Registro, Ipotecaria e Catastale proporzionale.
Contro detto Avviso, i contribuenti proponevano ricorso che veniva accolto dalla Commissione Tributaria Provinciale di Frosinone.
L’Ufficio presentava Appello e la Commissione Tributaria Regionale del Lazio, in accoglimento dello stesso, riformava la decisione di Primo Grado, rilevando che, nel caso di specie:
1. Si è in presenza di un trasferimento di proprietà non sottoposto ad alcun obbligo di amministrazione, corretta gestione e restituzione in un tempo prefissato;
2. Mancano tutti gli elementi per l'individuazione di un negozio fiduciario che è proprio della nozione di trust;
3. Va applicato all'atto di trasferimento in esame l'art. 9 della tariffa, parte prima, allegata al D.P.R. N. 131 del 1986, che tassa nella misura proporzionale del 3% siffatta tipologia di negozi.
I contribuenti ricorrono, allora, per ottenere la cassazione della sentenza .




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Speciale del: 14/02/2018