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IMU 2013: dove è dovuta la differenza

L'ultimo decreto 133/2013 uscito il 30 novembre, dopo varie anticipazioni, conferma l'abolizione della seconda rata dell'IMU sulle prime case ma di nuovo salta fuori l'inghippo. Si dovrebbe in realtà parlare di abolizione parziale; infatti viene cancellato l'obbligo di pagamento solo dell'aliquota fissata inizialmente allo 0,4 per cento  dal governo Monti perché ora  si scopre che restano scoperti gli eventuali aumenti che i Comuni hanno nel frattempo deliberato, anzi possono ancora fare fino al 5 prossimo. Quindi i proprietari di prima casa saranno chiamati entro il 16 gennaio prossimo a pagare una parte della differenza tra aliquota dello 0,4 e nuove aliquote, che  moltissimi Comuni italiani hanno in quest'anno innalzato allo 0,5,o anche 0,6 % sapendo che il Governo aveva promesso di coprire comunque il fabbisogno con trasferimenti diretti agli enti locali.
Il nuovo decreto parla ora di 40% dell'aumento a carico dei contribuenti mentre il 60% sarà finanziato ai Comuni dallo Stato. Bisognerà inoltre tenere conto di eventuali modifiche nelle detrazioni previste da ciascun Comune.
 
Questi sono i capoluoghi di provincia che hanno operato aumenti nel 2013, in ordine alfabetico:
 
A - Agrigento , Alessandria, Ancona, Avellino
B - Belluno Benevento Bologna, Brescia,
C - Campobasso, Caserta, Catania Catanzaro Cosenza, Cremona
F - Fermo, Foggia, Forlì, Frosinone,
G - Genova, Grosseto
L - Livorno
M - Messina, Milano, Modena
N - Napoli, Novara
P - Palermo, Parma, Perugia, Potenza
R - Reggio Emilia, Rimini, Roma, Rovigo
S - Salerno, Siena
T - Teramo, Terni, Torino
V - Verbania, Vibo Valentia
I contribuenti devono quindi verificare presso il proprio Comune  qual'è l'aliquota  e le eventuali detrazioni del 201,3 rispetto al 2012  Le delibere dei Comuni possono essere consultate anche sul sito Internet del Dipartimento delle Finan ze www.finanze.it seguendo il percorso: “Fiscalità locale”, “IMU - Imposta municipale propria”, “Regolamenti e delibere adottate dai singoli Comuni”.
e prepararsi a sborsare parte della differenza a metà Gennaio.
 



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Speciale del: 02/12/2013