Il decreto legislativo n. 81/2015 sulla disciplina dei contratti di lavoro (pubblicato in Gazzetta Ufficiale la scorsa settimana e quindi già in vigore), attuativo della relativa delega prevista nel Jobs Act, ha introdotto alcune significative modifiche nelle modalità di fruizione del contratto di lavoro a tempo parziale (part-time) , nell'ottica di una maggiore flessibilità.
In estrema sintesi si puo dire che in assenza di previsioni nel CCNL il datore di lavoro può chiedere lavoro supplementare seppur in misura non superiore al 25 per cento delle ore settimanali concordate.
Inoltre le parti possono pattuire clausole elastiche (spostamento dell’orario di lavoro) o flessibili (variazione in aumento dell’orario di lavoro nel part- time verticale o misto), con diritto ad una maggiorazione della retribuzione pari al 15 per cento. Viene inoltre prevista la possibilità, per il lavoratore, di richiedere il passaggio al part-time in caso di necessità di cura connesse a malattie gravi o in alternativa alla fruizione del congedo parentale.