In una recente risposta ad interpello, l’Amministrazione è tornata a ribadire che l’affrancamento del saldo attivo di rivalutazione confluito nel patrimonio netto presuppone che l’imposta sostitutiva del 10% si applichi alla base imponibile calcolata al lordo dell’imposta sostitutiva sostenuta per il riconoscimento fiscale dei beni rivalutati o riallineati (pari al 3%).
Nella Risposta n. 539/2021 l’Amministrazione ha dunque confermato la linea interpretativa tenuta nei precedenti documenti di prassi.
Tale posizione, tuttavia, andrebbe rivista alla luce delle conclusioni della Corte di Cassazione