E' in scadenza il prossimo 6 ottobre l'invio delle domande per il credito di imposta per le imprese editrici.
In particolare, dal 5 settembre al 6 ottobre 2023 è possibile presentare le domande di ammissione per l’anno 2023 al credito d’imposta a favore delle imprese editrici di quotidiani e periodici iscritte al ROC, parametrato alle spese sostenute nell’anno 2022 per l’acquisto della carta utilizzata per la stampa delle Testate edite.
Ricordiamo che con la Circolare n 1 del 6 dicembre 2022 il Dipartimento per l'informazione e l'editoria regolamenta termini e modalità di presentazione delle domande per l’accesso al credito d’imposta per l’acquisto della carta per gli anni 2022 e 2023.
L'articolo 1, commi 378 e 379, della legge 30 dicembre 2021, n. 234, recante “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2022 e bilancio pluriennale per il triennio 2022- 2024” ha previsto che il credito d’imposta in favore delle imprese editrici di quotidiani e periodici di cui all’articolo 188 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, è riconosciuto anche per il 2022 e il 2023:
- nella misura del 30 per cento delle spese sostenute, rispettivamente negli anni 2021 e 2022,
- ed entro il limite di 60 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022 e 2023, che costituisce limite massimo di spesa.
Si sottolinea che, il rifinanziamento dell’agevolazione, con riferimento agli anni 2022 e 2023 (per le spese per l’acquisto della carta sostenute nell’anno 2021 e 2022), ha reso oggi necessario, ai sensi dell’articolo 108, paragrafo 3, del TFUE, il rinnovo della comunicazione della misura alla Commissione europea che - con decisione n. C(2022) 7875 final pubblicata in data 17 novembre 2022 - ha ritenuto l’agevolazione compatibile con l’articolo 107, paragrafo 3, lettera c) del TFUE, autorizzandone l’ulteriore applicazione per le suddette annualità.
La Circolare n 1/2022 fornisce i chiarimenti e le indicazioni indispensabili per l’attuazione dell’agevolazione per gli anni 2022 e 2023, con riferimento alle spese sostenute, rispettivamente, negli anni 2021 e 2022 al fine di attualizzare le precedenti prescrizioni attuative, di recepire le modifiche e le integrazioni introdotte dalla successiva normativa, e di semplificare le modalità per l’accesso al credito di imposta e per la concessione del beneficio, alla luce anche di quanto emerso nelle precedenti gestioni del credito.