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Bonus mobili ristrutturazioni: proroga per il 2020

Bonus mobili 2020:i lavori che danno diritto all'agevolazione

La detrazione spetta a condizione che sia collegata alla realizzazione di uno dei seguenti interventi:

  • manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su singoli appartamenti. Quindi la manutenzione ordinaria su singoli appartamenti non dà diritto al bonus;
  • ricostruzione o ripristino di un immobile danneggiato da eventi calamitosi, se è stato dichiarato lo stato di emergenza;
  • restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia, riguardanti interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie che entro sei mesi dal termine dei lavori vendono o assegnano l’immobile;
  • manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su parti comuni di edifici residenziali.In questo caso la detrazione spetta solo per l'acquisto di mobili da destinare all'arredo delle parti comuni, come appartamento del portiere, guardiole, lavatoi ecc ….

Attenzione va prestata al fatto che come chiarito nei documenti di prassi dell'Agenzia delle Entrate (Circolare 11/E del 21.05.2014 risposta 5.2), non dà diritto alla fruizione del bonus mobili la realizzazione di posti auto o box pertinenziali .

Per quanto riguarda, invece, gli interventi di risparmio energetico (art. 16-bis del TUIR), l'Agenzia delle Entrate ha chiarito (con la circolare 29/2013) che per fruire della detrazione bonus mobili devono configurarsi "quanto meno come interventi di manutenzione straordinaria, ove effettuati su singole unità immobiliari residenziali". Gli interventi finalizzati al risparmio energetico, di cui alla lett. h) dell'art. 16-bis del RUIE, sono riconducibili alla manutenzione straordinaria per espressa previsione normativa (art. 123 comma 1 DPR 380/2001), mentre per gli altri occorre valutare la riconducibilità alla manutenzione straordinaria caso per caso (circolare 11/E del 2014).

Con la Circolare 3/2016 l'Agenzia delle Entrate ha chiarito che la sostituzione della caldaia è un intervento qualificabile come manutenzione straordinaria e quindi consente l'accesso al bonus arredo a condizione che permetta il conseguimento di risparmi energetici rispetto alla situazione preesistente.

 

Fonte: Fisco e Tasse


Aggiornata il: 02/01/2020