Le tutele del decreto legislativo whistleblowing si rivolgono a coloro che segnalano violazioni di cui sono venuti a conoscenza nell’ambito del proprio contesto lavorativo, in qualità di:
- dipendenti o collaboratori,
- lavoratori subordinati e autonomi,
- liberi professionisti
- ed altre categorie come volontari e tirocinanti anche non retribuiti,
- gli azionisti e le persone con funzioni di amministrazione, direzione, controllo, vigilanza o rappresentanza.
Inoltre, le misure di protezione si applicano anche ai cosiddetti “facilitatori”, colleghi, parenti o affetti stabili di chi ha segnalato.
Attenzione al fatto che, i soggetti del settore pubblico e i soggetti del settore privato devono attivare propri canali di segnalazione, che garantiscano la riservatezza dell’identità del whistleblower.