Anac, nell'enunciare le tutele del decreto appena approvato specifica che, i whistleblowers non possono subire ritorsioni tra le quali:
- il licenziamento,
- la sospensione;
- la retrocessione di grado o la mancata promozione;
- il mutamento di funzioni,
- il cambiamento del luogo di lavoro,
- la riduzione dello stipendio,
- la modifica dell’orario di lavoro;
- la sospensione della formazione;
- le note di merito negative;
- l’adozione di misure disciplinari o di altra sanzione anche pecuniaria;
- la coercizione, l’intimidazione, le molestie o l’ostracismo;
- la discriminazione o comunque il trattamento sfavorevole;
- la mancata conversione di un contratto di lavoro a termine in un contratto di lavoro a tempo indeterminato, laddove il lavoratore avesse una legittima aspettativa a detta conversione;
- il mancato rinnovo o la risoluzione anticipata di un contratto di lavoro a termine;
- i danni, anche alla reputazione della persona, in particolare sui social media, o i pregiudizi economici o finanziari, comprese la perdita di opportunità economiche e la perdita di redditi; l’annullamento di una licenza o di un permesso;
- la richiesta di sottoposizione ad accertamenti psichiatrici o medici.