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Il ravvedimento del modello F24 a zero e a debito con compensazione non presentato

Il modello F24 a zero con compensazione

La ritardata presentazione di un modello F24 con compensazione, che presenta un importo finale pari a zero, in base al comma 2-bis dell’articolo 15 del Decreto Legislativo numero 471 del 1997, comporta una sanzione di 50 euro se il ritardo è pari o inferiore ai 5 giorni, e di 100 euro se il ritardo è superiore.

Con questi importi sarà sanzionato il contribuente che farà transitare dai canali telematici messi a disposizione dell’Agenzia delle Entrate un F24 con compensazione oltre il termine di scadenza, senza provvedere alla regolarizzazione spontanea della posizione.

Il contribuente che invece vorrà regolarizzare spontaneamente la sua posizione, lo potrà fare versando, sempre tramite modello F24, una sanzione in misura ridotta, utilizzando il codice tributo 8911 e indicando come anno di riferimento quello in cui è stata commessa la violazione, pari a:

  • 5,56 euro per un ritardo pari o inferiore ai 5 giorni (1/9 di 50 euro);
  • 11,11 euro per un ritardo superiore ai 5 giorni ma inferiore ai 90 (1/9 di 100 euro);
  • 12,50 euro per un ritardo superiore ai 90 giorni ma inferiore a 1 anno (1/8 di 100 euro);
  • 14,29 euro per un ritardo superiore a 1 anno ma inferiore a 2 anni (1/7 di 100 euro).

Ai fini del calcolo dei giorni di ritardo del versamento ordinariamente si computano i giorni lavorativi, mentre per il computo degli anni il conteggio sarà su base solare.

Fonte: Fisco e Tasse


Aggiornata il: 12/05/2021