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Rimborso IVA per cessazione attività: teoria e pratica

Le tempistiche per il rimborso

Il comma 1 dell’articolo 38-bis del DPR 633/72 prescrive in 3 mesi il termine per l’effettuazione dei rimborsi, contando dal giorno di presentazione della richiesta, che coincide con quello di trasmissione della dichiarazione annuale; in pratica, però, tale termine rappresenta piuttosto la data a partire dalla quale decorreranno gli interessi, stabiliti dalla stessa norma nell’ordine del 2% su base annua.

Statisticamente, i tempi dell’effettivo rimborso sono piuttosto variabili e possono anche essere influenzati dall’ipotesi che il contribuente sia sottoposto a controllo o meno. In linea puramente orientativa si può affermare che è raro ricevere il rimborso in un arco temporale inferiore a quello che va dai sei mesi a un anno, e non è da escludere che queste tempistiche si possano allungare ulteriormente.

Può anche accadere che il credito chiesto a rimborso si incagli: la dichiarazione risulta liquidata, l’ufficio non richiede documentazione a supporto, ma il rimborso non viene erogato. È una situazione che non è estranea anche al rimborso di altre imposte e per il contribuente non è possibile sapere da cosa dipenda; per le imposte sui redditi il problema è di più facile soluzione, essendo sufficiente fare presente la circostanza all’ufficio territorialmente più vicino e presentare contestualmente una semplice richiesta.

Per il caso del rimborso dell’IVA sembra non sia possibile seguire la medesima procedura; in questo caso appare necessaria la trasmissione di una istanza formale in autotutela alla direzione provinciale e a quella regionale.

Leggi anche l’articolo Il rimborso del credito IVA da dichiarazione

Fonte: Agenzia delle Entrate


Aggiornata il: 24/02/2021