Archivio per Categorie
Ultimi Speciali

Decreto fiscale collegato Legge di bilancio 2020:novità articolo per articolo

Decreto fiscale 2020: stretta sui giochi

L'articolo 24 proroga gare scommesse e Bingo mentre l'articolo 25 pospone la data di entrata in funzione delle nuove slot.

L'articolo 26 incrementa il prelievo erariale unico applicabile agli apparecchi da intrattenimento news slot (cd AWP) al 23% e videolottery (cd VLT) al 9% secondo la tabella che segue.

L'articolo 27 istituisce dall’esercizio 2020 il Registro unico degli operatori del gioco pubblico. L’obbligo di iscrizione si estende a tutti gli operatori di gioco pubblico. L’esercizio di qualunque attività di gioco, in mancanza dell’iscrizione all’elenco è punita con una sanzione pecuniaria di 10.000 euro e con l’impossibilità di iscriversi all’elenco per i 5 anni successivi. La stessa sanzione pecuniaria si applica anche al Concessionario che intrattiene rapporti contrattuali funzionali all’esercizio delle attività di gioco con soggetti diversi da quelli iscritti nel Registro.

Il decreto fiscale all'articolo 30 prevede che non possano essere titolari o condurre esercizi commerciali, locali o altri spazi all'interno dei quali sia offerto gioco pubblico, operatori economici che hanno commesso violazioni definitivamente accertate, relative agli obblighi di pagamento delle imposte e tasse o dei contributi previdenziali. Il decreto, inoltre, impone il divieto di partecipazione a gare o di rilascio/rinnovo/mantenimento delle concessioni in materia di giochi pubblici in caso di condanna per determinati reati.

Il successivo articolo 31 prevede la possibilità per l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di disporre la chiusura dei punti vendita nei quali si offrono al pubblico scommesse e concorsi pronostici, qualora il soggetto che gestisce il punto di vendita risulti debitore d’imposta unica in base ad una sentenza anche non definitiva. L'Agenzia delle dogane e dei monopoli inviterà il debitore al pagamento e lo intimerà alla chiusura se non fornirà prova dell’avvenuto pagamento. In caso di violazione della chiusura dell’esercizio, il soggetto è punito con la sanzione amministrativa da 10.000 a euro 30.000, oltre alla chiusura dell’esercizio coattiva.

 

Decreto fiscale 2020: misure varie

Il decreto fiscale stabilisce che non possono più essere considerate esenti Iva le prestazioni didattiche di contenuto specialistico, quali, ad esempio, quelle rese da scuole guida e da scuole di sci, rifacendosi a quanto prevede la disciplina europea . In particolare, non sono comprese nella nozione di insegnamento scolastico e universitario , le prestazioni d’insegnamento della guida automobilistica ai fini dell’ottenimento delle patenti di guida per i veicoli delle categorie B e C1, le quali, pertanto, sono soggette ad IVA.
Le altre categorie di patenti di guida possono invece rientrare nella nozione di formazione professionale esente da IVA, in quanto ordinariamente preordinate all’esercizio di una attività professionale. Sono fatti salvi i comportamenti difformi adottati anteriormente all’entrata in vigore del decreto fiscale. La norma entrerà in vigore il 1° gennaio 2020 e da tale data le autoscuole dovranno effettuare la memorizzazione elettronica e la trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi giornalieri . Tuttavia, per consentire il tempo necessario all’adeguamento dei sistemi tecnici e informatici, fino al 30.06.2020 i corrispettivi per le prestazioni in esame potranno essere certificati mediante il rilascio della ricevuta fiscale o dello scontrino fiscale.


L'articolo 33 per i contribuenti interessati dal sisma del 26 dicembre 2018 che ha colpito la provincia di Catania differisce al 16.01.2020 la ripresa dei versamenti sospesi fino al 30 settembre 2019; prevede che i versamenti sospesi devono essere restituiti senza sanzioni e interessi in un’unica soluzione entro il 16 gennaio 2020, ovvero a rate, a decorrere dalla stessa data, fino a un massimo di 18 rate mensili di pari importo, da versare entro il 16 di ogni mese.
 

L'articolo 37 differisce al 30 novembre (di fatto 2 dicembre in quanto il 30 novembre cade di sabato) il termine per il versamento della prima ed unica rata per i debitori che hanno presentato l’istanza di adesione della rottamazione ter entro il 30.04.2019, o che provengono dalla rottamazione bis o sono stati colpiti dagli eventi sismici del 2016 e quelli che hanno fruito della riapertura del termine di relativa presentazione alla data al 31 luglio 2019.

Fonte: Fisco e Tasse


Aggiornata il: 04/11/2019