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Contributo perequativo: il caso delle dichiarazioni dei redditi correttive e integrative

La correzione delle dichiarazioni dei redditi

In questo contesto si inserisce però un potenziale problema: le dichiarazioni dei redditi degli esercenti attività di impresa e di lavoro autonomo sono divenute, di anno in anno, sempre più complesse; e la complessità, se combinata a una scadenza anticipata, può portare all’errore, anche in buona fede.

In caso di errore, le dichiarazioni dei redditi possono essere corrette:

  • senza sanzioni con dichiarazione correttiva, entro il termine ordinario di scadenza dell’invio, che per il 2021 è fissato al 30 novembre;
  • con sanzioni, oltre tale data, con dichiarazione integrativa.

La correzione spontanea dell’errore rappresenta sia un diritto che un dovere del contribuente; il problema, in questo caso, sono le conseguenze della correzione sull’istanza di contributo perequativo e sulla sua successiva erogazione.

Ovviamente prendiamo in esame i casi in cui la correzione sia avvenuta dopo la trasmissione dell’istanza; in quanto, se avviene prima, questa conterrà già il dato corretto e la correzione non avrà implicazioni.

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Aggiornata il: 03/11/2021