I commi 1031-1047 dell’unico articolo della manovra (fiscale, si intende), introducono incentivi per l'acquisto di veicoli elettrici e detrazioni fiscali sulle spese per le infrastrutture di ricarica e, nel contempo, la famigerata “ecotassa”. In altre parole in pochi commi il provvedimento disincentiva l’acquisto di auto inquinanti a benzina, offrendo bonus a chi compra mezzi ibridi con un impatto inquinante più basso.
Gli incentivi variano a seconda delle emissioni inquinanti:
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da 0 a 20 g/km di CO2, bonus di 6.000 euro con rottamazione o di 4.000 euro senza rottamazione
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da 21 a 70 g/km di CO2, sconto di 2.500 euro con rottamazione o 1.500 euro senza rottamazione.
Tradotto, il sistema sta suscitando una serie di polemiche in quanto, così concepito, fa rientrare nei benefici le elettriche e le ibride plug-in, lasciando invece fuori i modelli a metano e Gpl, come pure un gran numero di modelli di ibride tradizionali.