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Trust: tassazione fissa per la Cassazione

Tassazione trust : la Giurisprudenza di Legittimità

Nonostante la maggioranza della Giurisprudenza di Merito e della Dottrina (Studio del Notariato 58/2010/T) avessero ampiamente sconfessato la suddetta tesi dell’Agenzia delle Entrate, la Cassazione si era espressa inizialmente con delle ordinanze ravvicinate (3735, 3737, 3886, 5322 del 2015), a dire il vero assai poco condivisibili, tramite le quali affermava che:
- Il trust è soggetto passivo, posto che comunque viene acquisita una generica utilità economica, come tale valido indice di capacità contributiva ex art. 53 della Costituzione.
- Al trust viene applicata l’imposta sui vincoli di destinazione, come disciplinata dal D.L. n. 262 del 2006, art. 2, commi 47 e 49, convertito con modificazioni dalla L. n. 286 del 2006, che, reintroducendo l'imposta sulle donazioni e successioni (viene espressamente richiamato il D.Lgs. n. 346 del 1990), assoggetta all'imposta anche la costituzione di vincoli di destinazione di beni.
- Le aliquote (ed eventuali franchigie) sono applicate in funzione della relazione di parentela tra disponente e beneficiari.
- L’imposta di Registro va dunque al 3% (proporzionale) e sempre su base proporzionale si liquidano le Ipocatastali.

Queste decisioni, al di là del fatto di essere state pronunciate nella forma di ordinanze e non di sentenze, non convincono sotto svariati aspetti sostanziali (...)

Successivamente, è intervenuta proprio la Sezione Tributaria principale della Cassazione (Sentenza 21614/2016), la quale, esprimendosi in materia di un trust c. d. auto-dichiarato, ha smontato completamente le anzidette ordinanze (...)

TRATTO DA  "Trust, la Cassazione conferma: Registro e Ipocatastali in misura fissa " di P.Soro - Commento alla sentenza di Cassazione n. 975 del 17.1.2018

Fonte: Fisco e Tasse


Aggiornata il: 14/02/2018