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Impatriati 2018: agevolazioni in vigore e come fare richiesta

Lavoratori dipendenti

Per beneficiare dei regimi agevolativi riservati ai lavoratori impatriati, i docenti e ricercatori, i lavoratori contro-esodati , titolari di reddito di lavoro dipendente, devono presentare una richiesta scritta al datore di lavoro. Tale richiesta, resa ai sensi del D.P.R. 28 dicembre 2000, n.445, deve contenere:

  1.  le generalità (nome, cognome e data di nascita);
  2. codice fiscale;
  3. l’indicazione della data di rientro in Italia e della prima assunzione in Italia (in caso di assunzione successive o più rapporti di lavoro dipendente);
  4.  la dichiarazione di possedere i requisiti previsti dai regimi agevolativi di cui si chiede l’applicazione;
  5.  l’indicazione dell’attuale residenza in Italia;
  6.  l’impiego a comunicare tempestivamente ogni variazione della residenza prima del decorso del periodo minimo previsto dalla norma della quale si chiede la fruizione;
  7. la dichiarazione di non beneficiare contemporaneamente degli incentivi fiscali previsti dall’articolo 44 del d. l. n. 78 del 2010, dalla legge n. 238 del 2010, dall’articolo 16 del d.lgs. n. 147 del 2015 (divieto di cumulo ai sensi dell’articolo 2 del decreto attuativo) e dall’articolo 24-bis del TUIR (divieto di cumulo si sensi dell’articolo 1, comma 154, della Legge di bilancio 2017).

La richiesta deve essere presentata all’attuale datore di lavoro anche in caso di seconda o ulteriore assunzione (rispetto a quella per cui il lavoratore è rientrato).
Nelle ipotesi in cui il datore di lavoro non abbia potuto riconoscere l’agevolazione, il contribuente può fruirne, in presenza dei requisiti previsti dalla legge, direttamente nella dichiarazione dei redditi. In tale caso il reddito di lavoro dipendente va indicato già nella misura ridotta.

Il datore di lavoro applica il beneficio dal periodo di paga successivo alla richiesta e, in sede di conguaglio, dalla data dell’assunzione, mediante applicazione delle ritenute sull’imponibile ridotto alla percentuale di reddito tassabile prevista dal regime agevolativo per il quale il lavoratore ha presentato la richiesta scritta, al quale saranno commisurate le relative detrazioni. 

Fonte: Fisco e Tasse


Aggiornata il: 13/11/2018