Archivio per Categorie
Ultimi Speciali

Impatriati 2018: agevolazioni in vigore e come fare richiesta

Il regime agevolato per gli impatriati nel 2018 (D.Lgs 147 2015 - L.232 2016)

 L’articolo 16, del decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 147, ha introdotto il “regime speciale per lavoratori impatriati” che  è diventato strutturale ossia sempre in vigore dal  2017   (L.n.232 2016).

Si prevede che  i redditi di lavoro dipendente e di lavoro autonomo prodotti in Italia da lavoratori che si trasferiscono qui,  godono di una agevolazione del  50% sulle imposte. I requisiti sono differenziati a seconda che i lavoratori siano laureati o non laureati ma con mansioni dirigenziali o di alta specializzarione. 

Nello specifico :

MANAGER E LAVORATORI QUALIFICATI 

  • svolgimento di ruoli direttivi  oppure  con  requisiti di elevata qualificazione o specializzazione   
  • i lavoratori non devono esssere  stati residenti in Italia nei cinque  anni precedenti
  • si impegnano a permanere in Italia per almeno due anni;
  • l'attivita' lavorativa viene svolta presso un'impresa residente nel territorio dello Stato in forza di un rapporto di lavoro instaurato con questa o con societa' che  controllate dalla stessa societa' che controlla l'impresa;
  • l'attivita' lavorativa e' prestata prevalentemente nel territorio italiano;   

LAVORATORI LAUREATI

A norma del comma 2 dello stesso articolo sono destinatari del beneficio fiscale in esame anche:

  •     i cittadini dell’Unione europea    (o di  Stati diversi da quelli appartenenti all'Unione europea, con i quali sia in vigore una convenzione per evitare le doppie imposizioni)  in possesso di un titolo di laurea
  • e hanno svolto continuativamente un’attività di lavoro dipendente, di lavoro autonomo o di impresa fuori dall’Italia negli ultimi ventiquattro mesi o più, o      un’attività di studio fuori dall’Italia, conseguendo un titolo di laurea o una specializzazione post lauream.
  • si impegnano a permanere in Italia per almeno due anni;
  •     l'attivita' lavorativa viene svolta presso un'impresa residente  in Italia  in forza di un rapporto di lavoro con questa o con societa'  controllate 
  •     l'attivita' lavorativa e' prestata prevalentemente nel territorio italiano;   

  Ricordiamo che si tratta di un’agevolazione temporanea, applicabile per un quinquennio a decorrere dal periodo di imposta in cui il lavoratore trasferisce la residenza fiscale in Italia ai sensi dell’articolo 2, del TUIR, e per i quattro periodi di imposta successivi.

Fonte: Fisco e Tasse


Aggiornata il: 13/11/2018