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Superbonus: il problema e i rischi dell’irregolarità edilizia

Le difformità edilizie

Da un punto di vista pratico, in capo ad un immobile abitativo, possiamo rilevare quattro livelli di irregolarità:

  • immobile del tutto abusivo
  • immobile parzialmente abusivo
  • immobile difforme in maniera  rilevante
  • immobile con piccole difformità.

Per poter accedere al Superbonus:

- nel primo caso (immobile del tutto abusivo): sarà necessario ottenere una sanatoria completa, sempre che sia possibile;

- nel secondo caso (immobile parzialmente abusivo): sarà necessario ottenere una sanatoria, nel caso in cui sia possibile, o portare l’immobile allo stato originario;

- nel terzo caso (immobile difforme in maniera  rilevante): regolarizzare gli interventi di modifica con una sanatoria di adeguamento;

- nel quarto caso (immobile con piccole difformità): un tecnico abilitato può predisporre una dichiarazione asseverata in cui dichiara che i lavori interni eseguiti non costituiscono violazioni edilizie.

Ma quali sono le tipologie di lavori rientrano nell’una o nell’altra categoria?

I più comuni che sarà possibile immaginare possono essere, oltre alla costruzione o all’ampliamento di un edificio (primo e secondo caso di cui sopra), a titolo di esempio, la chiusura di un balcone con veranda o l’annessione della soffitta con relativo aumento della superficie sfruttabile, la modifica della tramezzatura interna.

Gli interventi che hanno comportato un aumento della superficie sfruttabile rientreranno nel terzo caso, per il quale sarà necessario regolarizzare le modifiche, mentre per quanto riguarda lo spostamento delle tramezzature, considerato che non incide sulla cubatura (per cui è all’interno del limite del 2% di cui sopra), è possibile che rientri nel quarto caso, ma sarà comunque necessario che la valutazione venga effettuata da un tecnico abilitato caso per caso.

Fonte: Fisco e Tasse


Aggiornata il: 13/10/2020