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Superbonus: il problema e i rischi dell’irregolarità edilizia

Il problema dei condomini

Per quanto riguarda i condomini, la posizione in capo ai singoli proprietari delle unità immobiliari interessate può rivelarsi più complessa. In risposta al problema pratico che il tecnico incaricato avrebbe dovuto verificare la regolarità di tutte le unità immobiliari di un condominio prima di poterne attestare la conformità, in sede di conversione del cosiddetto DL Agosto è in corso di approvazione una modifica al DL Rilancio grazie alla quale, per quanto riguarda gli interventi sulle parti comuni dei condomini, il tecnico abilitato dovrà verificare ed asseverare soltanto la legittimità della posizione urbanistica ed edile delle parti comuni su cui saranno effettuati gli interventi e non più anche su tutte le singole unità abitative che compongono il condominio.

Questa modifica da un lato agevola l’accesso al Superbonus da parte dei condomini, ma dall’altro crea due potenziali problemi in capo all’eventuale proprietario della singola unità abitativa su cui è stato commesso un abuso (a prescindere dall’entità e dalla possibilità di sanatoria):

1. anche se il condominio ha legittimamente effettuato un intervento trainante sulle parti comuni, prima di accedere al Superbonus con un intervento trainato il contribuente dovrà verificare la regolarità della propria unità immobiliare;

2. ad oggi si ritiene non influente, ai fini della concessione dell’agevolazione, la presenza di abusi su parti dell’immobile diverse da quelle oggetto dell’agevolazione: un abuso all’interno di una singola unità immobiliare non dovrebbe inficiare il diritto all’agevolazione per un intervento trainate, per esempio il cappotto termico, effettuato sulle parti comuni esterne; tuttavia ancora non vi è certezza normativa (né giurisprudenza) su questa presunzione, che in futuro potrebbe essere oggetto di diversa interpretazione.

Fonte: Fisco e Tasse


Aggiornata il: 13/10/2020