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IVAFE 2018: quando va pagata l'imposta sulle attività estere?

IVAFE 2018: come valorizzare titoli e investimenti

La base imponibile dell’Ivafe è costituita dal valore di mercato delle singole attività, rilevato al termine di ciascun anno solare nel luogo in cui esse sono detenute, facendo anche riferimento alla documentazione dell’intermediario.
 

Nel caso di azioni, obbligazioni e altri titoli o strumenti finanziari negoziati in mercati regolamentati

si deve fare riferimento al valore puntuale di quotazione alla data del 31 dicembre di ciascun anno o al termine del periodo di possesso.  Se a fine anno non c’è stata negoziazione si deve assumere il valore di quotazione rilevato nel giorno antecedente più prossimo. Qualora le attività non siano più possedute alla data del 31 dicembre si deve fare riferimento al valore di mercato delle attività rilevate al momento della cessione.

Per le azioni, obbligazioni e altri titoli o strumenti finanziari non negoziati in mercati regolamentati 

occorre determinare la base imponibile come segue:

  • nei casi in cui le attività finanziarie quotate siano state escluse dalla negoziazione si deve far riferimento al valore nominale o, in mancanza, al valore di rimborso, anche se rideterminato ufficialmente;
  • qualora il titolo abbia sia il valore nominale che quello di rimborso, la base imponibile è costituita dal valore nominale;
  •  nell’ipotesi in cui manchi sia il valore nominale sia il valore di rimborso la base imponibile è costituita dal valore di acquisto dei titoli.

 

Fonte: Fisco e Tasse


Aggiornata il: 29/06/2018