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ISA 2017: tutte le informazioni utili sui modelli

Struttura dei Modelli

Ad oggi, nella sezione “Bozze modello reddito 2018” del sito dell’AE, è possibile scaricare le bozze dei modelli riguardati le imprese (Quadro F) e i soggetti professionisti (Quadro G), oltre ai modelli predisposti per singole attività (cd. Modelli dati ISA), d’impresa e professionale, suddivisi per codice di attivazione ATECO.
Quanto ai Modelli Dati ISA, relativi ai dati contabili per imprese e professionisti, tenuto conto che la struttura del quadro F non sembra differenziare le ditte in contabilità ordinaria da quelle in contabilità semplificata, è presumibile pensare che i dati relativi alle valorizzazioni delle rimanenze finali possono essere richieste anche per le ditte che adottano il regime di contabilità semplificato improntato al criterio di cassa. Invece, il quadro G, per i professionisti, conferma la spartizione a seconda delle tipologie di incarico, già adottata per gli studi di settore.

Quanto alla struttura dei “Modelli dati ISA” dedicati alle singole attività, questa ricalca sostanzialmente quanto già in passato predisposto per gli studi di settore. Il singolo modello dovrà essere compilato in modo che:

  • nel Frontespizio, sia inserito il codice attività e le informazioni necessarie a individuare le imprese multiattività;
  • nel quadro A sia riportata l’indicazione del personale addetto o degli amministratori, senza che sia necessario riportare anche la percentuale di lavoro prestato ovvero delle unità di lavoratori impiegate.
  • nel quadro B siano indicate numero e ubicazione delle unità locali;
  • nel quadro C siano riportati dati circa l’attività e la tipologia di offerta;
  • nel quadro D siano riportate le informazioni riguardanti i beni strumentali in uso nell’attività d’impresa;
  • nel quadro E siano riportate le informazioni necessarie alla revisione dei modelli (ex art. 9 bis D.L. 50/2017).

Ricordiamo inoltre che gli indici ISA sono soggetti a revisione almeno ogni due anni dalla loro prima applicazione o dall'ultima revisione. Inoltre, con provvedimento del direttore dell'Agenzia delle entrate, da emanarsi entro il mese di gennaio di ciascun anno, sono individuate le attività economiche per le quali devono essere elaborati gli indici ovvero deve esserne effettuata la revisione.

Fonte: Fisco e Tasse


Aggiornata il: 08/11/2017