"Come si è ripetuto più volte, l'Italia avrà a disposizione circa 210 miliardi lungo un periodo di sei anni" ha riferito Draghi e pertanto egli sottolinea la necessità di avere una strategia per i progetti del Next Generation EU trasversale e sinergica, basata sul principio dei co-benefici, cioè con la capacità di impattare simultaneamente più settori, in maniera coordinata.
La risorse dovranno essere spese puntando a migliorare il potenziale di crescita della economia.
Il presidente ha riconosciuto al precedente Governo di aver svolto una grande mole di lavoro sul Programma di ripresa e resilienza (PNRR), lavoro che a suo dire va approfondito e completato, includendo le necessarie interlocuzioni con la Commissione Europea.
Gli orientamenti che il Parlamento esprimerà nei prossimi giorni a commento della bozza di Programma presentata dal Governo uscente saranno di importanza fondamentale nella preparazione della sua versione finale.
Le missioni del programma pur se rimodulate e riaccorpate resteranno quelle enunciate nei precedenti documenti del Governo Conte, ovvero:
- l’innovazione,
- la digitalizzazione,
- la competitività
- la cultura
- la transizione ecologica
- le infrastrutture per la mobilità sostenibile
- la formazione e la ricerca
- l’equità sociale, di genere, generazionale e territoriale;
- la salute e la relativa filiera produttiva.