Per quanto riguarda i committenti imprenditori o professionisti, la norma prevede che, fermo restando il limite complessivo di €. 5.000 nel corso di un anno solare, le prestazioni occasionali e accessorie possono essere svolte a favore di ciascun committente, per compensi non superiori al limite di €. 2.000 (rivalutati annualmente su base ISTAT).
In particolare, sarà necessario verificare se il committente è un "imprenditore commerciale” ovvero un “professionista"; a tal fine la circ. 49/2013 precisa che:
- per “professionisti” si intendono i titolari di reddito da lavoro autonomo (ex art. 53 del TUIR):
- iscritti agli ordini professionali, anche assicurati presso una cassa diversa da quella del settore specifico dell'ordine
- titolari di partita IVA, non iscritti alle casse, ed assicurati all'INPS presso la gestione separata
- per “imprenditore commerciale” si intende qualsiasi soggetto persona fisica e giuridica che opera su un determinato mercato, per la produzione, la gestione o la distribuzione di beni e servizi, senza limitazioni dell'attività di impresa alle attività di intermediazione nella circolazione dei beni (circ. 18/2012 e 4/2013).