L'imposta di registro sui contratti di affitto di immobili a uso abitativo, non soggetti ad IVA, è pari al 2 per cento del canone pattuito per l’intera durata del contratto, frazionabile per ciascuna annualità; per i contratti a canone convenzionale la base imponibile è ridotta del 30 per cento. Non si applica se il locatore ha scelto la tassazione del reddito con la cedolare secca.
Le locazioni di fabbricati strumentali da parte di imprese scontano l’imposta di registro dell’1 per cento, a prescindere dall’esenzione o meno dall’IVA.