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Fatturazione elettronica PA: come funziona

Fatturazione elettronica PA: la tracciabilità dei pagamenti

Per garantire l’effettiva tracciabilità dei pagamenti da parte delle pubbliche amministrazioni, le fatture elettroniche emesse verso le PA devono riportare:

  • Il codice identificativo di gara (CIG), tranne i casi di esclusione dall’obbligo di tracciabilità di cui alla Legge n. 136 del 13 agosto 2010;
  • Il codice unico di progetto (CUP), in caso di fatture relative a opere pubbliche.

L’Agenzia delle Entrate non potrà procedere al pagamento delle fatture elettroniche che non riportano i codici CIG e CUP, quest’ultimo ove previsto.

Nella predisposizione della fattura elettronica, il Codice Unitario Progetto (CUP) e il Codice Identificativo Gara (CIG) devono essere inseriti in uno dei blocchi informativi:

  • 2.1.2 (Dati Ordine Acquisto), 
  • 2.1.3 (Dati  Contratto),  
  • 2.1.4 (Dati Convenzione), 
  • 2.1.5 (Dati Ricezione) 
  • o 2.1.6 (Dati Fatture Collegate),

in corrispondenza degli elementi denominati “CodiceCUP” e “CodiceCIG”, del tracciato della fattura elettronica.

In ogni fattura elettronica è necessario indicare il Codice Univoco Ufficio, che rappresenta l’identificativo univoco che consente al Sistema di Interscambio (SDI) di recapitare correttamente la fattura elettronica all’Ufficio destinatario.

 Il Codice Univoco Ufficio deve essere inserito nella fattura elettronica in corrispondenza dell’elemento del tracciato 1.1.4 denominato “Codice Destinatario”.

Consulta nell’Indice delle Pubbliche Amministrazioni (IPA) i codici delle amministrazioni italiane.

Fonte: Fisco e Tasse


Aggiornata il: 13/09/2022