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Bando marchi collettivi 2023: le domande dal 27 dicembre

Con avviso il MIMIT informa del fatto che si apre il Bando Marchi Collettivi 2023.

Nel dettaglio, dal 27 dicembre 2023 e fino al 23 gennaio 2024:

  1. le associazioni rappresentative delle categorie, 
  2. i consorzi di tutela di cui all’art. 53 della legge 24 aprile 1998, n.128,
  3. e altri organismi di tipo associativo o cooperativo,

potranno presentare, al soggetto gestore Unioncamere, le domande per l’accesso alle agevolazioni, previste nella misura massima di 150.000,00 euro, a fronte di iniziative di promozione all’estero del marchio collettivo o di certificazione da realizzare entro i 6 mesi successivi alla concessione del finanziamento.

I criteri e le modalità di applicazione sono riportati nel decreto direttoriale 13 novembre 2023 e la modulistica è scaricabile dal sito dedicato www.marchicollettivi2023.it

Bando Marchi collettivi 2023: i beneficiari

Il Bando si rivolge a:

  • Associazioni rappresentative delle categorie produttive
  • consorzi di tutela di cui all’art. 53 della legge 24 aprile 1998, n.128
  • altri organismi di tipo associativo o cooperativo.

Bando Marchi collettivi 2023: cosa finanzia

Le agevolazioni sono concesse a fronte di iniziative di promozione all’estero del marchio collettivo o di certificazione.

In particolare, devono riguardare la realizzazione di almeno due tra le seguenti attività:

  • Fiere e saloni internazionali
  • Eventi collaterali alle manifestazioni fieristiche internazionali
  • Incontri bilaterali con associazioni estere
  • Seminari in italia con operatori esteri e all’estero
  • Azioni di comunicazione sul mercato estero, anche attraverso gdo e canali on-line
  • Creazione di comunità virtuali a supporto del marchio.

L’agevolazione è concessa nella misura del 70% delle spese valutate ammissibili. L’importo massimo dell’agevolazione in favore di ciascun soggetto beneficiario non può  superare 150.000,00 euro, a fronte di una o più domande di agevolazione aventi ad oggetto  marchi collettivi o di certificazione differenti. 

E’ possibile presentare una sola domanda di  agevolazione per ciascun marchio collettivo o di certificazione registrato.
Non è possibile presentare una domanda per un importo di agevolazione inferiore a 20.000,00 euro.
Fermo restando l’importo totale dell’agevolazione concessa, l’importo delle agevolazioni per tipologia di INIZIATIVA potrà variare in sede di rendicontazione finale nella misura massima  del 20% rispetto agli importi approvati dal soggetto gestore.
In ogni caso, non sarà possibile rendicontare INIZIATIVE diverse da quelle per le quali è stata  concessa l’agevolazione.
L’importo dell’agevolazione, calcolata in via provvisoria al momento della concessione, sarà  rideterminato a conclusione del progetto, prima dell’erogazione, sulla base delle spese  ammissibili effettivamente sostenute. L’ammontare dell’agevolazione, così definitivamente determinata, non potrà essere superiore a quello individuato in via provvisoria.
In ogni caso, l’agevolazione non sarà erogata se il soggetto beneficiario non avrà sostenuto  almeno il 30% delle spese valutate ammissibili in sede di concessione dell’agevolazione. 

Bando Marchi collettivi 2023: presenta la domanda

Le domande di agevolazione relative al bando di cui al decreto direttoriale 13 novembre 2023 relativo alle agevolazioni per la promozione all’estero di marchi collettivi e di certificazione  possono essere presentate a partire dalle ore 9.00 del giorno 27 dicembre 2023 e fino alle ore  18.00 del giorno 23 gennaio 2024.

Le domande devono essere trasmesse – a pena di inammissibilità - dall’indirizzo PEC del  soggetto richiedente o dall’indirizzo PEC di un suo procuratore speciale al seguente indirizzo  PEC: [email protected] indicando nell’oggetto “AGEVOLAZIONI PER  MARCHI COLLETTIVI/CERTIFICAZIONE”, complete di tutta la documentazione prevista dal 

citato decreto direttoriale 13 novembre 2023.

I soggetti beneficiari di cui al comma 1, alla data di presentazione della domanda di agevolazione devono, a pena di inammissibilità, essere in possesso dei seguenti requisiti generali: 

  • a) avere sede legale in Italia; 
  • b) nel caso di associazioni riconosciute, essere iscritte al Registro delle Persone Giuridiche di cui al DPR 10 febbraio 2000 n. 361; 
  • c) non avere in corso procedimenti amministrativi connessi ad atti di revoca per indebita percezione di risorse pubbliche; 
  • d) non avere assunto delibere di scioglimento né di liquidazione ai sensi della disciplina vigente per ciascuna delle categorie di beneficiari di cui al comma 1; 
  • e) non essere destinatari di divieti, decadenze o sospensioni ai sensi dell’art. 67 della vigente normativa antimafia (D. Lgs. n. 159/2011 e s.m.i.); 
  • f) non essere sottoposti a procedure concorsuali, ove applicabili; 
  • g) essere iscritti al Registro delle Imprese e attivi, ove applicabile; h) di aver ottemperato agli obblighi di prevenzione dell’antiriciclaggio di cui al D.Lgs 21 novembre 2007, n. 231, ove applicabile.



Fonte: Fisco e Tasse
News del: 27/12/2023


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