Nel caso in cui il reddito derivante dalla locazione di immobili ad uso abitativo non venga dichiarato, oppure venga indicato in misura inferiore rispetto a quella effettivo, si applicano le seguenti sanzioni:
- dal 240% al 480% dell’imposta dovuta, in caso di omessa indicazione;
- dal 200% al 400% dell’imposta dovuta, in caso di indicazione in misura inferiore rispetto a quella effettiva.
Invece, ai contratti di locazione di immobili ad uso abitativo che non sono stati registrati e entro il termine stabilito dalla legge, si applica la seguente disciplina:
- la durata della locazione è pari a 4 anni a decorrere dalla data di registrazione;
- dalla data della registrazione il canone annuo ammonta al triplo della rendita catastale adeguato, a partire dal 2° anno, con l’aggiornamento ISTAT.
Se il contratto prevede un canone inferiore si applica comunque il canone stabilito dalle parti.
Queste disposizioni si applicano anche nel caso in cui:
- il contratto registrato indichi un canone inferiore rispetto a quello percepito;
- la registrazione riguardi un contratto di comodato fittizio;
a meno che la registrazione venga effettuata entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore del d.lgs. sul federalismo.