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Il federalismo fiscale è legge: la cedolare secca in vigore da oggi 7 aprile

Le altre novità del Federalismo

Oltre alla cedolare secca il Federalismo ha previsto che a partire dal 2011 venga attribuito ai Comuni, in relazione agli immobili presenti nel loro territorio, il gettito10 derivante da:

  • imposta di registro e di bollo sugli atti di trasferimento degli immobili e sui  contratti di locazione immobiliare;
  • imposte ipocatastali; 
  • IRPEF sui redditi fondiari (escluso il reddito agrario); 
  • tributi speciali catastali;
  • tasse ipotecarie;
  • cedolare secca sulle locazioni immobiliari;
  • e l’istituzione del Fondo sperimentale di riequilibrio della durata di 3 anni, che sarà poi sostituito dal Fondo perequativo.

A decorrere dal 2014, invece, il finanziamento dei Comuni avverrà con l’IMU propria (imposta municipale propria), che sostituirà l’Irpef e le relative addizionali sui redditi fondiari di immobili non locati, e l’ICI.
L’imposta municipale propria riguarderà il possesso di immobili diversi  dall’abitazione principale, e si calcolerà sul valore dell’immobile così come  determinato attualmente ai fini ICI.
L’aliquota è fissata nella misura dello 0,76% - ridotta a metà per gli  immobili locati- ma potrà essere modificata con specifico DPCM; inoltre, i  Comuni potranno aumentare o diminuire l’aliquota fino a 0,3 punti percentuali oppure fino a 0,2 punti percentuali, se si tratta di immobili locati.

Sempre a partire dal 2014 i Comuni potranno istituire, con delibera del consiglio comunale, l’IMU secondaria che sostituirà:
• la tassa per l’occupazione di spazi e beni comunali;
• il canone di occupazione di spazi e aree pubbliche;
• l’imposta comunale sulla pubblicità e diritti sulle pubbliche affissioni;
• canone per l’autorizzazione all’installazione dei mezzi pubblicitari;
• addizionale per l’integrazione dei bilanci degli enti comunali di assistenza.

Il presupposto per l’applicazione dell’IMU secondaria è l’occupazione di  beni appartenenti al demanio o al patrimonio disponibile dei comuni, degli spazi soprastanti e sottostanti il suolo pubblico. Essa sarà determinata in base
alla durata dell’occupazione e l’entità dell’occupazione.



Aggiornata il: 07/04/2011