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Esercizi Commerciali e musica d'ambiente – diritti SIAE e SCF

Il caso degli studi professionali

Sempre più di frequente anche gli studi professionali utilizzano musica di sottofondo per rendere più gradevole la permanenza nelle sale d'attesa e, più in generale, nell'intero ambiente di lavoro. Anche il questi contesti l'utilizzo di musica registrata è assoggettato al pagamento del compenso per i diritti discografici .

Di recente il Tribunale di Milano (Sent. 10901/2010 ) ha confermato che la diffusione di musica all'interno di studi professionali privati, come quelli dentistici, rappresenta una forma di pubblica utilizzazione, come definita espressamente nella Legge sul Diritto d'Autore (art. 73 bis - L.D.A. 633/41).

Nello specifico, in linea con quanto già ampiamente riconosciuto dalla giurisprudenza ( sent. C-306/05 - Corte di Giustizia) , la decisione conferma come l'elemento discriminante rispetto all'insorgenza del diritto sia la messa a disposizione delle registrazioni discografiche ‘a un pubblico di persone' , a prescindere dal carattere pubblico o privato del luogo in cui avviene la diffusione di musica.

La sentenza del tribunale di Milano rappresenta un provvedimento estremamente innovativo perché fissa di fatto un principio di applicabilità di più ampio respiro, che interessa tutti gli studi professionali, come per esempio in generale tutte le altre tipologie di studi medici, quelli di avvocati, di architetti, commercialisti, notai.


Aggiornata il: 05/10/2015