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Acconti 2012: i casi di ricalcolo

Beni concessi in uso ai soci o familiari

Il D.L. n. 138/2011 (c.d. “Manovra di Ferragosto 2011”) ha modificato dal 2012 (per i soggetti con periodo d’imposta coincidente con l’anno solare), il trattamento fiscale dei beni concessi dall’imprenditore in godimento ai soci o ai familiari, stabilendo che:

  • la differenza tra il valore di mercato del diritto di godimento dei beni ed il corrispettivo annuo per la concessione in godimento di beni dell’impresa a soci/familiari costituisce reddito diverso in capo al socio/familiare dell’imprenditore;
  • i costi relativi ai beni dell’impresa concessi in godimento al socio/familiare dell’imprenditore per un corrispettivo annuo inferiore al valore di mercato del diritto di godimento sono indeducibili.

Ai fini del calcolo degli acconti dovuti per il 2012, si assume, come imposta del periodo precedente (2011, metodo storico), quella che si sarebbe determinata applicando le nuove regole.
Di recente, la Circolare n. 24/E del 15 giugno 2012 ha precisato che la differenza tra l’acconto calcolato senza tener conto delle nuove disposizioni e l’acconto determinato in base alle nuove norme potrà essere versata entro il 30 novembre 2012, termine per effettuare il pagamento della seconda rata di acconto, senza applicazione di sanzioni, ma comunque con applicazione degli interessi nella misura del 4% annuo prevista per i pagamenti rateali.



Aggiornata il: 18/06/2012