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Nuovi incentivi auto aziendali nel Decreto Sviluppo

Gli incentivi allo sviluppo della mobilità sostenibile con auto elettriche o ibride

L’Art. 17-bis del decreto 83/2012 contiene le “Disposizioni per favorire lo sviluppo della mobilità mediante veicoli a basse emissioni complessive” e vuole appunto favorire la mobilità  sostenibile, attraverso la “realizzazione di reti infrastrutturali per la ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica e la sperimentazione e la diffusione di flotte pubbliche e private di veicoli a basse emissioni complessive, con particolare riguardo al contesto urbano, nonché l’acquisto di veicoli a trazione elettrica o ibrida.

 
La norma regola la materia in diverse direzioni:
1) previsione di disposizioni legislative regionali entro 6 mesi dalla data di entrata in vigore della legge, normate ovviamente con le disposizioni europee ed internazionali , ed adeguamento delle normative locali di pianificazione territoriale ad es. dell’attività edilizia connessa alla realizzazione dei punti di ricarica per i veicoli elettrici inserendoli tra le opere di “urbanizzazione primaria realizzabili su tutto il territorio comunale in regime di esenzione dal contributo di costruzione” .  Si affida  inoltre l'incarico all'Autorità per l'energia per la definizione di criteri e tariffazione specifica per l’uso dell’energia elettrica nel settore della mobilità urbana.

 
2) istituzione del Piano nazionale infrastrutturale per la ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica  contenente “ le linee guida per garantire lo sviluppo unitario del servizio di ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica sul territorio nazionale,” finanziato da un fondo di 70 milioni di euro per ciascuno degli anni 2013,2014,2015 istituito con questo emendamento presso il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti .  Di questi fondi, 50 milioni per ciascuno degli anni 2013, 2014, 2015 saranno destinati  a bonus per l’acquisto di auto  elettriche o ibride a basse o bassissime emissioni di CO2 , riservato però per il 70% a veicoli per uso di terzi ( ad es. taxi, auto pubbliche) e  ad utilizzo come beni strumentali , ad es.   flotte aziendali , a ffronte della rottamazione di auto immatricolate da almeno 10 anni.

4) Stanziamenti per la ricerca, a valere sulle risorse del fondo rotativo di cui all’articolo 1, comma 354, della legge 30 dicembre 2004, n. 311, ( quindi non compresi nel fondo di nuova istituzione) finalizzati:

- alla progettazione dei dati e dei sistemi interconnessi necessari per supportare le reti locali delle stazioni di ricarica , 
- alla valutazione delle problematiche esistenti e dei probabili sviluppi futuri relativi agli aspetti normativi e commerciali delle reti infrastrutturali;)
- allo sviluppo di soluzioni per l’integrazione e l’interoperabilità tra dati e sistemi delle stazioni di ricarica e delle unità di bordo con piattaforme di infomobilità per la gestione del traffico in ambito urbano;
- alla ricerca sulle batterie ricaricabili.



Aggiornata il: 30/07/2012