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Bonus mobili ristrutturazioni: proroga per il 2020

Cos'è il bonus mobili 2020

Il bonus mobili è una detrazione Irpef per l'acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici, finalizzati all'arredo di un immobile oggetto di ristrutturazione. I soggetti che possono  fruire del bonus sono pertanto coloro che hanno effettuato un intervento di ristrutturazione edilizia.

Il bonus è valido per le spese sostenute fino al 31.12.2020 grazie alla proroga effettuata con la Legge di Bilancio 2020  (L. 160/2019). In particolare è stato previsto che è possibile usufruire del bonus:

  • limitatamente agli interventi di recupero del patrimonio edilizio iniziati a partire dal 1° gennaio 2019;
  • per le spese sostenute nel 2020 relative a mobili ed elettrodomestici di classe non inferiore a A+ (A per i forni);
  • per un ammontare massimo complessivo di 10mila Euro. Ai fini del computo di spesa massima, si tiene conto anche delle spese sostenute nel 2019 per le quali si è già fruito della detrazione per l'acquisto di beni, in relazione agli interventi effettuati in anni precedenti.

La detrazione spetta nella misura del 50%, nel limite massimo di spesa di 10mila euro per unità immobiliare, indipendentemente dall’importo delle spese per i lavori di ristrutturazione, e va ripartita in 10 rate annuali.

L’importo massimo di 10mila euro è riferito:

  • alla singola unità immobiliare, comprese le pertinenze;
  • alla parte comune dell’immobile, oggetto di ristrutturazione. In tal caso la detrazione può essere usufruita per l’acquisto di beni agevolabili destinati all’arredamento delle parti comuni (ad esempio, guardiole, appartamento del portiere, sala adibita a riunioni condominiali, lavatoi, ecc.).

Se il contribuente effettua interventi edilizi agevolabili su più unità immobiliari la detrazione è “riconosciuta più volte”.

Con riferimento al limite massimo di spesa agevolabile, nella Circolare 7/E/2016 l’Agenzia ha precisato che i 10mila euro deve essere calcolati considerando le spese sostenute nel corso dell’intero arco temporale di vigenza dell’agevolazione, anche nel caso di successivi e distinti interventi edilizi che abbiano interessato l’unità immobiliare.

 

Fonte: Fisco e Tasse


Aggiornata il: 02/01/2020