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Ritenute sui bonifici dall'estero:come e perché

Come evitare la ritenuta all'ingresso

Le somme  non soggette alla  tassazione alla fonte   sono le seguenti:
  •  Redditi di impresa
  •  Redditi da lavoro autonomo
Dato però che le banche sono tenute in quanto intermediari finanziari ad adempiere a precisi obblighi di monitoraggio fiscale e antiriciclaggio,come da provedimento dell'Agenzia, in realtà  il meccanismo di ritenuta automatica  si applicherà  su  tutti bonifici dall'estero  nei conti correnti intestati a persone fisiche  e ciò rischia di favere un forte impatto sui rapporti bancari di una vasta tipologia di contribuenti  con entrate dall'estero che nulla hanno a che fare con i redditi  esteri.  Vi possono essere  ad esempio i casi di somme inviate in Italia da figli residenti all'estero  ai genitori o restituzioni  di finanziamenti precedenti,  ecc.
La ritenuta sui bonifici esteri è evitabile solo previa presentazione alla banca di una autocertificazione che non si possiedono  attività o immobili all'estero come persone fisiche, eventualmente corredata da copia del Modello  RW o dall'intera dichiarazione dei redditi dell'interessato . Il documento di prassi già citato non ha fornito un modello per questa autocertificazione ma con ogni probabilità saranno gli istituti finanziari a predisporlo per i propri clienti.
In caso di operazioni sporadiche esenti,  è consigliabile preavvisare l'Istituto dell'arrivo di un bonifico fornendo la documentazione necessaria a dimostrare che tale entrata non è soggetta a  "tassazione alla fonte".


Aggiornata il: 17/02/2014