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Editoria: ecco le misure del Fondo straordinario 2014

Incentivi e sgravi contributivi all'editoria

1) INCENTIVI INNOVAZIONE TECNOLOGICA e DIGITALE
 
L'art. 3 del decreto destina 7.419.394 euro nell'ambito del Fondo di garanzia per le PMI ( L.662 1996 e DM 26.1.2012 )
in forma di garanzia sugli investimenti delle imprese editoriali . Una quota pari a 500mila euro potrà essere riconosciuta a imprese editoriali di nuova costituzione per progetti innovativi.  Il bando con le direttive sui progetti e la nomina della commissione incaricata della valutazione dovrà essere emanato entro 30 gg dal Dipartimento editoria della Presidenza del Consiglio dei ministri.
 
2) PROMOZIONE DELL'OCCUPAZIONE di GIORNALISTI
 
L'art. 4 del DPCM riserva 11 milioni di euro per sgravi contributivi , da realizzare in convenzione con l'INPGI - Istituto di previdenza dei giornalisti Italiani,  che potranno essere garantiti con i seguenti criteri:
  • 100% di sgravio contributivo sulle assunzioni a tempo indeterminato di giornalisti iscritti agli albi che abbiano specifiche competenze in ambito nuovi media ;
  •  50% di sgravio contributivo per le assunzioni con contratto a tempo determinato per un massimo di 36 mesi.
In caso di trasformazione di un contratto a termine in contratto a tempo indeterminato (gli sgravi non goduti potranno essere posticipati nei 36 mesi successivi).
Tali incentivi sono utilizzabili solo da aziende che incrementino con queste assunzioni rispetto alla media degli occupati nell'anno precedente. Mentre per gli sgravi sui contratti a termine potranno esere revocati in caso di mancata trasformazione di almeno il 20%.
 
3) PARTECIPAZIONE ONERI AMMORTIZZATORI SOCIALI 2014
 
In materia di tutela dei giornalisti e di garanzia sociale il decreto si farà carico nel 2014 degli oneri della cassa integrazione guadagni e dei contratti di solidarietà per i giornalisti assicurati presso la GS dell' INGPI ,  eccedenti l'onere sostenuto nel 2013 , fino ad un massimo di 2 milioni di euro, in concorrenza a  pari intervento da parte delle imprese
 
L 'art. 6 del decreto specifica infine che questi benefici economici con potranno essere garantiti alle seguenti aziende editoriali:
  • non iscritte nell'elenco di cui all'art. 2, comma 3,lett. b) della legge 31 dicembre 2012, n. 233,legge sull'equo compenso in editoria, ( elenco non ancora emanato dall'apposita commissione,  N.D.R.)
  •  Imprese che nello stesso triennio deliberino " bonus, stock option ed ogni  altra forma di premio non strettamente legato alla dinamica retributiva contrattualmente stabilita, e collegata a risparmi sul costo del lavoro giornalistico, in favore dei propri dirigenti".
 


Aggiornata il: 11/11/2014