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Nuovo ISEE, al via dal 2015 con nuove voci di reddito e patrimonio

La valorizzazione del patrimonio ai fini ISEE

Come richiesto dal D.L. n. 201/2011, la riforma dell'ISEE dà maggiore peso al patrimonio del nucleo familiare.
A tal fine, viene considerato anche il patrimonio all’estero (in tal caso, va fatto riferimento alle regole previste per l’IVIE), il valore degli immobili rivalutato ai fini IMU (invece che ICI; il nuovo valore sarà, quindi, più alto di quello presente nei calcoli dell'ISEE attuale) e viene ridotta (da 15.494 euro a 10.000 euro) la franchigia massima sulla componente mobiliare, che però sarà articolata in funzione del numero dei componenti il nucleo familiare, in quanto sale di 1.000 euro per ogni figlio dal terzo in poi.
Con riguardo agli immobili, si considera patrimonio solo il valore della casa che eccede il valore del mutuo ancora in essere.
In più, per tenere conto dei costi dell’abitare, per la prima casa viene previsto un calcolo particolare: il valore IMU è, infatti, calcolato al netto del mutuo e di una franchigia di 52.500 euro, incrementata di 2.500 euro per ogni figlio convivente successivo al secondo. Il valore residuo dell’abitazione, così calcolato, viene abbattuto a due terzi. Questo tipo di calcolo potrebbe aiutare soprattutto chi è all'inizio di un lungo percorso di pagamento del mutuo:
 
 
VALORE DELLA PRIMA CASA
 =
[Valore IMU - mutuo - (52.500 + 2.500*f)] * 2/3  
      
dove "f" = n° dei figli conviventi successivi al 2°
 
 
 
 
 
 


Aggiornata il: 26/11/2014