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Il contratto a tempo determinato nel nuovo CCNL Commercio

Jobs act e contratti a tempo determinato nel terziario

L’art. 63 dell’accordo 30 marzo 2015 apporta, tenendo conto della L. 78/2014, c.d. Jobs Act, importanti novità in materia di contratto a tempo determinato.
In particolare, stabilisce che l'utilizzo complessivo di tutte le tipologie di contratto a tempo determinato non potrà superare il 20% annuo dell'organico a tempo indeterminato in forza nell'unità produttiva, ad esclusione dei contratti conclusi per la fase di avvio di nuove attività e per sostituzione di lavoratori assenti con diritto alla conservazione del posto nonché per la stipula di contratti a tempo determinato di sostegno all'occupazione.
Inoltre viene definito il numero massimo di contratti a termine per le aziende di minori dimensioni come segue:
  • nelle singole unità produttive che occupino fino a quindici dipendenti è consentita in ogni caso la stipulazione di contratti a tempo determinato per un massimo quattro lavoratori;
  • nelle singole unità produttive che occupino da sedici a trenta dipendenti è consentita in ogni caso la stipulazione di contratti a tempo determinato per sei lavoratori ;
  • nelle unità produttive che occupino fino a quindici dipendenti è consentita in ogni caso la stipulazione complessivamente di contratti a tempo determinato o somministrazione per sei lavoratori.
L'azienda potrà assumere in una unità produttiva un numero di lavoratori superiore rispetto a quello previsto per ciascuna unità produttiva, portando le eccedenze a compenso del minor numero di lavoratori assunti in altre unità produttive.
Le assunzioni annue di lavoratori a tempo determinato  non potranno comunque superare il 28% dell'organico a tempo indeterminato in forza nell'unità produttiva.


Aggiornata il: 22/04/2015