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Bilanci 2017: il criterio del costo ammortizzato

Calcolo del costo ammortizzato per la valutazione dei debiti

Come specificato nel principio contabile nazionale OIC 19-Debiti attualmente in consultazione, quando un debito viene rilevato nel bilancio d’esercizio per la prima volta, il valore di iscrizione è rappresentato dal valore nominale del debito, al netto di tutti i premi, gli sconti, gli abbuoni direttamente derivanti dalla transazione che ha generato il debito, compresi i costi di transazione (spese di istruttoria, oneri di perizia del valore dell’immobile e altri costi accessori per l’ottenimento di finanziamenti e mutui ipotecari), le eventuali commissioni attive e passive iniziali, le spese di emissione (es.: spese legali e commissioni iniziali) sostenuti per l’emissione di prestiti obbligazionari, gli aggi e i disaggi di emissione dei prestiti obbligazionari e ogni altra differenza tra valore iniziale e valore nominale a scadenza.

Alla chiusura dell’esercizio il valore dei debiti valutati al costo ammortizzato è pari al valore attuale dei flussi finanziari futuri al tasso di interesse effettivo.
Come specificato dall’OIC 19-Debiti, il procedimento per determinare il valore dei debiti valutati al costo ammortizzato da iscrivere in bilancio è il seguente:
1. determinare l’ammontare degli interessi calcolati con il criterio del tasso di interesse effettivo sul valore contabile del debito all’inizio dell’esercizio;
2. aggiungere l’ammontare degli interessi calcolati, al valore contabile del debito;
3. sottrarre i pagamenti per interessi e capitale intervenuti nel periodo.
Quando il tasso di interesse nominale contrattuale è variabile e parametrato ai tassi di mercato, i flussi finanziari futuri sono rideterminati periodicamente e il tasso di interesse effettivo va ricalcolato.

Attenzione: Dal momento che l’interesse che deve essere rilevato nel Conto Economico è quello effettivo e non quello nominale concordato tra le parti, alla fine dell’esercizio sarà necessario fare due diverse scritture contabili.
Nella prima si registra nello stato patrimoniale l'esborso degli interessi passivi come definito nel contratto.

Debito verso terzi

Banca c/c            

Nella seconda invece si registrano in Conto Economico gli interessi calcolati con il TIR.

Interessi passivi   

Debito verso terzi

 

Fonte:


Aggiornata il: 12/02/2018