Come detto, pur non esistendo alcun valore economico massimo per le collaborazioni occasionali, al di sopra di una certa soglia il compenso del collaboratore occasionale è soggetto alla contribuzione previdenziale , da versare alla Gestione separata INPS, sulla base delle percentuali di riferimento fissate ogni anno dall'INPS.
Vedi le aliquote 2023 in Gestione separata INPS aliquote e minimali 2023
A decorrere dal 1/1/2014, infatti, anche per i collaboratori occasionali vige l'obbligo di iscrizione alla Gestione Separata, solo quando i compensi percepiti in un anno sono superiori a 5.000 euro.
Nel limite dei 5.000 euro sono ricompresi tutti i compensi percepiti dai diversi committenti , ma senza tener conto di altre tipologie di reddito quali co.co.co. o lavoro subordinato. Per questo, il collaboratore deve comunicare con immediatezza ai suoi committenti il superamento di tale soglia di esenzione contributiva.
Se la soglia fosse superata con più compensi nello stesso mese, ciascun committente concorrerà al versamento dei contributi in misura proporzionale, in base al rapporto fra il suo compenso e il totale delle erogazioni del mese, sulla base delle aliquote sottoriportate:
Situazione Previdenziale del collaboratore | Aliquota complessiva e sua ripartizione |
Soggetti iscritti alla G.S. e non iscritti ad altra forma previdenziale o pensionistica per i quali non è prevista l'aliquota aggiuntiva per DIS-COLL | 33% + 0,72% dovuto per la tutela della maternità, assegno per il nucleo familiare e la tutela per malattia in caso di ricovero ospedaliero di cui: - 22,48 a carico del committente
- 11,24 a carico del percipiente
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Soggetti iscritti ad altra forma previdenziale obbligatoria o già pensionati | 24,00% di cui: - 16 % a carico del committente
- 8% a carico del percipiente
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Soggetti non assicurati presso altre forme pensionistiche obbligatorie per i quali è prevista la contribuzione aggiuntiva DISCOLL :
| 35,03% di cui - 23,35 a carico del committente
- 11,67 a carico del percipiente
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