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Interventi di recupero edilizio 2018: regime Iva

Tipologia di interventi agevolabili

Per quel che concerne la tipologia di interventi agevolati viene precisato che tra gli interventi di manutenzione ordinaria rientrano anche le piccole riparazioni eseguite sul fabbricato e sui relativi impianti tecnologici e le prestazioni di manutenzione obbligatoria per gli impianti elevatori e di riscaldamento.
In ordine alle operazioni agevolate, la circolare n. 71/E/2000 precisa che l’agevolazione si applica non solo per i contratti di appalto ma anche per i contratti d’opera o altri accordi negoziali. Non rientrano, invece, nell’agevolazione le prestazioni professionali (es. spese di progettazione e per consulenza e perizie tecniche). Tenuto conto, poi, che l’agevolazione introdotta dal 2000 dall’articolo 7 della Legge n. 488/99 si applica solo nei confronti dei consumatori finali della prestazione, la Circolare n.71/E precisa che il beneficio della riduzione dell’IVA al 10% non si applica alle operazioni che configurano fasi intermedie nella realizzazione dell’intervento, cioè alle cessioni di beni e alle prestazioni di servizi rese nei confronti dell’appaltatore o del prestatore d’opera (es. subappalto). Tali beni e servizi verranno assoggettati all’aliquota del 10% nella successiva fase del riaddebito al committente, in quanto confluiranno nel corrispettivo complessivo dell’intervento di recupero agevolato.

In considerazione, poi, della ratio dell’agevolazione, l’Amministrazione finanziaria precisa che l’aliquota IVA ridotta compete anche nell’ipotesi in cui l’intervento di recupero si realizzi mediante cessione con posa in opera di un bene, in quanto l’apporto della manodopera assume un particolare rilievo ai fini della qualificazione dell’operazione.

Per quanto attiene ai beni significativi individuati nel decreto del Ministero delle finanze 29 dicembre 1999, il limite di applicabilità della riduzione dell’IVA al 10% (sino a concorrenza del valore della manodopera e degli altri materiali non significativi) non si riferisce anche alle singole parti o pezzi staccati che li compongono (es. bruciatori di una caldaia), sempre che tali componenti vengano forniti nell’ambito di una prestazione di servizi avente ad oggetto un intervento di recupero agevolato. Sempre in ordine ai beni significativi, viene precisato che, agli effetti dell’IVA, il corrispondente valore è costituito dall’ammontare dei corrispettivi dovuti al cedente o al prestatore secondo le condizioni contrattuali (articolo 13 del D.P.R. n. 633/1972).

Fonte: Fisco e Tasse


Aggiornata il: 11/07/2018