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Le agevolazioni IVA previste per gli interventi sul patrimonio edilizio

Interventi di restauro e risanamento conservativo

Secondo l’articolo 31, lettera c) della Legge n. 457/1978 (il nuovo riferimento normativo è dato dall’articolo 3, lettera c) del D.P.R. 6 giugno 2001 n. 380) per interventi di restauro e di risanamento conservativo si devono intendere quelli rivolti a conservare l’organismo edilizio e ad assicurarne la funzionalità mediante un insieme sistematico di opere che, nel rispetto degli elementi tipologici, formali e strutturali dell’organismo stesso, ne consentano destinazioni d’uso con essi compatibili. Tali interventi comprendono:

  •  il consolidamento,
  •  il ripristino e il rinnovo degli elementi costitutivi dell’edificio,
  •  l’inserimento degli elementi accessori e degli impianti richiesti dalle esigenze dell’uso, l’eliminazione degli elementi estranei all’organismo edilizio.

A titolo puramente esemplificativo e senza nessuna pretesa di esaustività rientrano tra i lavori qualificabili come interventi di recupero e restauro conservativo quelli consistenti in modifiche distributive all’interno delle singole unità immobiliari per una più funzionale disposizione (abbattimento pareti e realizzazione di stanze e corridoi), consolidamento con sostituzione di murature portanti, innovazione delle strutture verticali (realizzazione di nuove strutture portanti all’interno degli edifici), ripristino architettonico storico con eliminazione delle superfetazioni (eliminazione di parti aggiunte nel tempo all’edificio in contrasto con l’architettura originaria),· adeguamento delle altezze interne degli ambienti alle norme di legge, apertura di finestre per esigenze di areazione di locali abitabili e di locali da adibire a servizi igienici e la realizzazione di balconi, logge e ballatoi.

Fonte: Fisco e Tasse


Aggiornata il: 13/07/2018