Per quanto riguarda il profilo soggettivo la classificazione si fonda sulla diversa natura dei soggetti coinvolti nelle transazioni.
A tal proposito, possiamo distinguere l’e-commerce tra imprese (B2B – Business to Business), tra imprese e consumatori (B2C – Business to Consumer), tra consumatori (C2C – Consumer to Consumer), intra-aziendale (IB - Intrabusiness), tra imprese e Pubblica Amministrazione (public agencies to business) e tra Pubblica Amministrazione e cittadini (public agencies to citizens).
Le caratteristiche principali delle suddette macrocategorie sono così sussumibili:
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B2B – Business to Business: l’acquirente e il venditore sono entrambi aziende e lo scambio avviene, quindi, solo tra soggetti imprenditori (talvolta in una “Rete chiusa”).
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B2C – Business to Consumer: si ha quando il venditore è un’azienda e l’acquirente è un utente privato, la trattativa è dunque rivolta al consumatore finale sempre in “Rete aperta” e gli importi delle operazioni e i pagamenti sono in genere limitati ed effettuati on-line.
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IB – Intrabusiness: la trattativa coinvolge le sedi di un’azienda distribuite sul territorio di uno stesso Stato o di più Stati, oppure un insieme di aziende appartenenti allo stesso gruppo, sia esso nazionale o multinazionale.
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C2C – Consumer to Consumer: lo scambio elettronico avviene tra consumatori finali come ad esempio le aste on-line .
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PA - Public Agencies (to business or to consumer): si tratta delle erogazioni elettroniche che la PA fornisce a cittadini e imprese attraverso pratiche e procedure che si svolgono attraverso il documento informatico, la firma elettronica e il pagamento elettronico.