Archivio per Categorie
Ultimi Speciali

Nulla la cartella di pagamento se non riporta il calcolo degli interessi

L’ordinanza n. 10481 del 03.05.2018

Nell’arresto in rassegna, i giudici di Piazza Cavour hanno ribadito un principio giurisprudenziale già seguito dalla Corte (sentenze n. 8651 del 2009 e n. 15554 del 2017) e per il quale, come evidenziato nell’ordinanza, “non v’è ragione di discostarsi”.

Secondo il principio in questione "in tema di riscossione delle imposte sul reddito, la cartella di pagamento degli interessi maturati su un debito tributario dev'essere motivata (...) dal momento che il contribuente dev'essere messo in grado di verificare la correttezza del calcolo degli interessi".
In tal senso la Corte di Cassazione fa suoi i principi sanciti dalla Legge 27 luglio 2000, n. 212 (Statuto dei diritti del contribuente) in tema di chiarezza e trasparenza degli atti dell’Amministrazione finanziaria: solo attraverso la chiarezza e la trasparenza degli atti in argomento può essere garantito il pieno esercizio del diritto di difesa del contribuente, che può quindi essere messo, fin dal momento della notificazione di un dato provvedimento, in condizione di contestarlo scegliendo un’adeguata linea difensiva (così anche nella sentenza della Corte di Cassazione n. 1905 del 2007).

Con tali motivazioni, pertanto, la Suprema Corte ha confermato la nullità della cartella di pagamento nel caso in cui non risultano chiaramente le procedure di calcolo seguite dall’Amministrazione finanziaria per la determinazione degli interessi sul debito tributario.

Fonte: Fisco e Tasse


Aggiornata il: 03/08/2018