La bozza di decreto legislativo, sottoposto ai Ministeri, nell’opera di elaborazione contenutistica tiene conto delle criticità emergenti dall’attuale assetto normativo, dominato dalla vigenza della disciplina del 1942, pertanto facendosi carico:
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dell’evidente sussistenza di disfunzioni e disvalori delle procedure concorsuali, quali essi sono e vengono percepiti all’esterno, e ciò per evitare che ci si trovi a dover constatare, a consuntivo, che una procedura è servita soltanto ad assorbire le residue risorse disponibili dell’impresa;
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dell’impostazione strutturale della materia de qua, sezionata tra più provvedimenti e già oggetto di una stratificazione normativa più che decennale (si pensi che la disciplina sul fallimento risale al 1942 e che durante la vigenza è stata bersaglio di una serie innumerevole di riforme).