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Decreto Crescita: guida alle novità

Decreti Crescita 2019: novità per la casa

Piuttosto nutrito il pacchetto casa contenuto nel Decreto Crescita. 

L'articolo 3-bis prevede che non sarà più applicata la sanzione di 100 euro per la mancata comunicazione della proroga del contratto di locazione per il quale è stata esercitata l'opzione per l'applicazione della cedolare secca. Inoltre, non dovranno più essere dichiarati i redditi da locazione non percepiti in caso di morosità dell'inquilino. La novità operativa per i contratti di locazione di immobili ad uso abitativo stipulati a decorrere dal 1° gennaio 2020. Per quanto riguarda il rinnovo del canone concordato, in caso di assenza di comunicazioni tra proprietario e inquilino, il rinnovo andrà avanti di due anni in due anni.

Oltre a queste agevolazioni per i locatori, il decreto introduce una stretta sulle locazioni brevi prevedendo  un codice identificativo obbligatorio per chi affitta gli immobili e multe salate per le piattaforme on line se non pubblicato il codice accanto agli annunci. Inoltre, i dati di locatori e inquilini devono essere comunicati all'Agenzia delle Entrate.

Per quanto riguarda l'IMU si segnala lo slittamento della dichiarazione da giugno a dicembre.

Per quanto riguarda il settore dell'edilizia, le norme più interessanti sono le seguenti:

  • agevolazioni sisma bonus anche per le zone a rischio sismico basso
  • fondo di garanzia per le imprese del settore edile in difficoltà
  • sconto al posto della detrazione per ecobonus e sisma bonus
  • incentivi alla valorizzazione edilizia
  • esenzione TASI per gli immobili costruiti e destinati alla vendita, attenzione qui al fatto che l'agevolazione non si applica per gli immobili dati in locazione
Fonte: Fisco e Tasse


Aggiornata il: 01/07/2019