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Il reddito dei terreni 2019: possesso, utilizzo e tassazione

Il reddito agrario e il reddito dominicale: come si calcola

La determinazione del reddito agrario, avviene in maniera forfettaria, sulla base del reddito medio ordinario del terreno che è attribuibile all’impiego del capitale di esercizio, ed al lavoro dell’organizzazione dei fattori produttivi.

Occorre precisare che il reddito agrario è un presunto reddito ordinario, e non un reddito effettivo. Di conseguenza, per la sua determinazione, si applicano le tariffe d’estimo stabilite dalla legge catastale per ogni qualità e classe di coltura, che tengono conto delle spese di conservazione del capitale, nonché dei costi di produzione e dei contributi a carico del datore di lavoro. La tariffa di reddito agrario deve essere aumentata ciascun anno, del 70%.

Per quanto attiene la componente dominicale (art. 27 Tuir) invece, la rivalutazione in argomento, deve essere aumentata dell’80%. Tale reddito è costituito dalla parte dominicale del reddito medio ordinario ritraibile dal terreno, attraverso l’esercizio di attività agricole, e deve essere attribuito a chi possiede i terreni a titolo di proprietà, enfiteusi, usufrutto o altro diritto reale, utilizzati per lo svolgimento di attività di coltivazione e di produzione agricola, di cui all’art. 32 del Tuir, con attribuzione di rendita, essendo iscritti nel catasto dei terreni.

Al pari del reddito agrario, anche il dominicale non è un reddito effettivo ma presunto, che viene imputato al contribuente in proporzione al periodo di possesso.

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Aggiornata il: 15/05/2019