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Rivalutazione beni d’impresa 2020: convenienza finanziaria

Rivalutazione beni d’impresa 2020: come funziona.

Come anticipato, la Legge di bilancio 2020  per le società di capitali, per le cooperative, per i trust e per gli altri enti pubblici e privati i quali esercitano attività commerciali, residenti nel territorio dello Stato, che non adottano i princìpi contabili internazionali nella redazione del bilancio, possono rivalutare, in deroga alle disposizioni di legge vigenti in materia, i beni di impresa e le partecipazioni in società controllate e collegate costituenti immobilizzazioni, risultanti dal bilancio dell’esercizio in corso al 31 dicembre 2018. Attenzione va prestata al fatto che dagli attivi soggetti alla rivalutazione sono esclusi gli immobili alla cui produzione o al cui scambio è diretta l’attività di impresa.
Le imposte sostitutive delle imposte sui redditi, dell’IRAP di eventuali addizionali, applicabili, sono rispettivamente:

  • al saldo attivo della rivalutazione, che può essere affrancato, in tutto o in parte, con l’applicazione in capo alla società di un'imposta sostitutiva del 10%;
  • al maggior valore attribuito ai beni in sede di rivalutazione, che si considera riconosciuto a decorrere dal terzo esercizio successivo a quello con riferimento al quale la rivalutazione è stata eseguita, mediante il versamento di un’imposta sostitutiva del 12 % per i beni ammortizzabili e del 10 per cento per i beni non ammortizzabili.
Fonte: Fisco e Tasse


Aggiornata il: 23/01/2020