Si segnala che, qualora l’istanza del debitore venga rigettata, i suoi parenti o affini entro il terzo grado possono procedere in tal senso.
Ove il giudice conceda il finanziamento o la rinegoziazione del mutuo, viene pronunciato decreto di trasferimento dell’immobile a favore dei familiari, mentre il debitore mantiene il diritto di abitazione per i successivi 5 anni.
Il debitore può comunque chiedere la retrocessione della proprietà dell’immobile trasferito ai parenti rimborsando le somme già versate da questi ultimi al soggetto finanziatore e accollandosi il mutuo residuo.