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Le agevolazioni fiscali per i Lavoratori Impatriati

I requisiti richiesti per godere dell'agevolazione

I cittadini italiani, precedentemente espatriati, possono tornare a lavorare in Italia usufruendo di questa agevolazione fiscale se il lavoratore non è stato fiscalmente residente in Italia nei due periodi di imposta precedenti, se il lavoratore si impegna a risiedere fiscalmente in Italia per almeno due periodi di imposta, se l’attività lavorativa è prestata prevalentemente su territorio italiano.

Per i cittadini italiani può essere fondamentale non sottovalutare, ai fini della possibilità di accedere all’agevolazione in esame, la necessità di essere stati iscritti all’AIRE (Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero): requisito richiesto nel caso in cui il contribuente si trovi residente, prima del rimpatrio, in un paese con cui l’Italia non ha una Convenzione contro le doppie imposizioni.

Possono usufruire di questa agevolazione anche i cittadini dell’Unione Europea, non italiani, che:

- siano in possesso di un titolo di laurea e che abbiano svolto continuativamente una attività lavorativa (in regime di lavoro dipendente, autonomo o di impresa) fuori dal proprio paese d’origine e dall’Italia nei precedenti 24 mesi;

- abbiano svolto continuativamente una attività di studio fuori dal proprio paese di origine e dall’italia nei precedenti 24 mesi, conseguendo un titolo di laurea o un master di specializzazione post laurea.

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Aggiornata il: 20/08/2020