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Calcolo delle imposte anticipate e differite nel bilancio di esercizio

Imposte correnti, differite e anticipate

Le imposte correnti sono quelle determinate in sede di redazione della dichiarazione dei redditi annuale. Rappresentano l'effettivo debito tributario da esporre nel bilancio di esercizio dato che rappresentano debiti di natura certa per i quali non sono ancora scaduti i termini di pagamento.

Il carico fiscale di competenza, come detto, deriva dalla somma di imposte correnti, differite ed anticipate (queste ultime prese con segno negativo).

Per quanto riguarda le imposte differite ed anticipate, sulla base delle indicazioni contenute nel Principio contabile n. 25, l'iscrizione nel bilancio richiede una preventiva valutazione da parte del redattore dato che:

- la passività per imposte differite deve essere iscritta a bilancio qualora si sia ragionevolmente certi dell'insorgenza del debito;
- le attività derivanti da imposte anticipate non possono essere rilevate (per rispetto al principio della prudenza) se non vi è la ragionevole certezza dell'esistenza negli esercizi in cui si riverseranno le differenze temporanee deducibili, che hanno portato all'iscrizione delle imposte anticipate, di un reddito imponibile non inferiore all'ammontare delle differenze che si andranno ad annullare.

In presenza di tali condizioni la rilevazione è obbligatoria.

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Aggiornata il: 30/12/2020