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Calcolo delle imposte anticipate e differite nel bilancio di esercizio

Le rilevazioni contabili e la collocazione nel bilancio di esercizio

Le imposte risultano classificate in bilancio sia all’interno dello Stato patrimoniale che all’interno del Conto economico.

Le voci di credito e debito rappresentate nello Stato patrimoniale che concernono movimentazioni sulle imposte devono essere imputate distinguendo tra quota in scadenza entro e oltre l’esercizio successivo.

In particolare, per quanto concerne lo Stato patrimoniale, l’art. 2424 del Codice civile prevede la possibilità di rappresentazione delle imposte sia tra le attività che tra le passività, nelle voci di seguito riportate:

  • CII5-bis “crediti tributari”;
  • CII5-ter “imposte anticipate”;
  • B2 “fondi per imposte, anche differite;
  • D12 “debiti tributari”.

All’interno del Conto economico, le voci relative alle imposte risultano rappresentate, ai sensi dell’art. 2425 del Codice civile, all’interno della voce 20 e vengono suddivise in:

  • imposte correnti;
  • imposte relative a esercizi precedenti;
  • imposte differite e anticipate;
  • proventi da consolidato fiscale.

Oltre alla rilevazione delle imposte correnti dell’esercizio risulterà necessario procedere con la rilevazione delle imposte anticipate o differite relative a differenze temporanee emerse in un determinato esercizio.

In relazione alle operazioni che hanno effetto sul Conto economico possiamo affermare che le imposte anticipate e differite vengono rilevate proprio nel Conto economico dell’esercizio in cui emergono le differenze temporanee. 

Qualora siamo in presenza di una differenza permanente non debbono essere rilevate in bilancio le attività per imposte anticipate o le passività per imposte differite.

Nel calcolo delle imposte anticipate e differite occorre utilizzare le aliquote fiscali vigenti nell’esercizio in cui si è verificata la differenza temporanea di reddito.

Le differenze temporanee possono rilevarsi anche per operazioni che non transitano direttamente dal Conto economico. E’ tipico il caso delle operazioni straordinarie (fusioni, scissioni, conferimenti, ecc) o delle rivalutazioni di attività iscritte nello Stato patrimoniale o infine delle riserve in sospensione d’imposta.

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Aggiornata il: 30/12/2020